Il Fondo Monetario bacchetta l’Italia: la risposta di Giorgetti è sufficiente?

Tiscali ECONOMIA

L’FMI mette nel mirino il debito pubblico italiano. "L'Italia é un'economia avanzata con un debito elevato, é un Paese dove c'é per tradizione una preoccupazione per il mercato dei bond e per lo spread. Negli anni recenti l'Italia è cresciuta, ma andando avanti la dinamica non è favorevole: la crescita è prevista frenare e i costi di finanziamento del debito saliranno. Ci sono pressioni per la spesa. (Tiscali)

Se ne è parlato anche su altre testate

Una crescita che in Italia oscilla intorno al potenziale, allo 0,7% nel 2024 e 2025, "per via dei programmi di investimento, con la politica di bilancio che gioca un ruolo". E che nel 2026 crolla allo 0,2% "con il superbonus che arriva ad esaurimento, e il Pnrr che continua ad esserci ma non con così tanta forza". (l'Adige)

Washington — Il permissivismo degli anni del Covid, quando si chiudeva un occhio pur di risalire dalla recessione, è finito. Il debito in Italia sta tornando a crescere in maniera preoccupante. E Roma, quindi, dovrebbe varare «ulteriori sforzi di bilancio nei prossimi due anni«, allo scopo di generare un «aggiustamento credibile per metterlo su una traiettoria sostenibile di calo». (la Repubblica)

Il vicedirettore del dipartimento europeo del Fondo Monetario Europeo, Helge Berger, ha criticato il Superbonus e questo tipo di incentivi spiegano che non aiutano la produttività. (LA STAMPA Finanza)

Roma, 17 apr. Lo ha spiegato Vitor Gaspar, direttore del dipartimento conti pubblici e fiscali del Fondo monetario internazionale, rispondendo ad una domanda sulla Penisola durante la conferenza stampa di presentazione del Fiscal Monitor. (Agenzia askanews)

Fmi: Italia fra paesi che devono accelerare passo su consolidamento fiscale (Il Sole 24 ORE)

Oggi nel suo Fiscal monitor prevede un aumento del debito/pil molto superiore a quanto previsto nel Documento di economia a finanza e prescrive quindi all’Italia “ulteriori sforzi di bilancio nei prossimi due anni”. (Il Fatto Quotidiano)