Risolto il mistero delle ossa giganti ritrovate in Europa oltre 150 anni fa: lo studio

Un “giallo” che ha sfidato la paleontologia per oltre un secolo e mezzo è finalmente risolto. Il merito è di un ricercatore italiano, Marcello Perillo, dell' Università tedesca di Bonn , che è riuscito a scoprire l’identità dei giganteschi frammenti ossei fossilizzati ritrovati in diverse zone d’Europa oltre 150 anni fa. Come spiegato sulle pagine della rivista specializzata Peer J, la loro microstruttura dimostra che erano pezzi della mascella inferiore degli ittiosauri, grandi rettili marini lunghi fino a 30 metri che oltre 200 milioni di anni fa nuotavano nell'oceano che copriva vaste aree dell’Europa occidentale e centrale. (Sky Tg24 )

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La figlia scoprì le presenza di un osso di un fossile di Ittosauro, la cui lunghezza stimata è di cerca 25 metri. Nel 2020 Ruby Reynolds, all'epoca 11enne, insieme a suo padre Justin Reynolds decisero di fare una passeggiata nel mare di Sommerset alla ricerca di fossili. (ilmessaggero.it)

È il rettile marino più grande mai vissuto sulla Terra, perlomeno tra quelli noti ai paleontologi. (Fanpage.it)

Sono molto orgoglioso di aver contribuito a una scoperta scientifica così importante”, ha dichiarato Ruby, allora undicenne, a SkyNews. “Scoprire parte di questo gigantesco ittiosauro è stato davvero fantastico. (tviweb)

Scoperto quello che potrebbe essere il più grande rettile marino conosciuto finora: si tratta di una nuova specie di ittiosauro risalente a 202 milioni di anni fa, che secondo le stime dei paleontologi poteva arrivare a 25 metri di lunghezza, il doppio di un autobus. (L'Eco di Bergamo)