Il Fondo monetario incalza l’Italia: “I conti non sono sostenibili, serve una correzione”

la Repubblica ECONOMIA

Washington — Il permissivismo degli anni del Covid, quando si chiudeva un occhio pur di risalire dalla recessione, è finito. Il debito in Italia sta tornando a crescere in maniera preoccupante. E Roma, quindi, dovrebbe varare «ulteriori sforzi di bilancio nei prossimi due anni«, allo scopo di generare un «aggiustamento credibile per metterlo su una traiettoria sostenibile di calo». È il suggerime… (la Repubblica)

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Roma, 17 apr. – Il Fondo monetario internazionale ha scelto l’Italia come esempio per illustrare le potenziali problematicità sui conti pubblici “perché è una economia avanzata con una elevata incidenza del debito sul Pil, è un paese dove ci sono state storicamente delle preoccupazioni sugli sviluppi dei mercati dei titoli pubblici e dei differenziali (spread)”. (Agenzia askanews)

Una crescita che in Italia oscilla intorno al potenziale, allo 0,7% nel 2024 e 2025, "per via dei programmi di investimento, con la politica di bilancio che gioca un ruolo". E che nel 2026 crolla allo 0,2% "con il superbonus che arriva ad esaurimento, e il Pnrr che continua ad esserci ma non con così tanta forza". (l'Adige)

L’altolà arriva dal Fondo monetario internazionale, che martedì aveva diffuso stime peggiorative sulla crescita italiana. Oggi nel suo Fiscal monitor prevede un aumento del debito/pil molto superiore a quanto previsto nel Documento di economia a finanza e prescrive quindi all’Italia “ulteriori sforzi di bilancio nei prossimi due anni”. (Il Fatto Quotidiano)

"L'Italia é un'economia avanzata con un debito elevato, é un Paese dove c'é per tradizione una preoccupazione per il mercato dei bond e per lo spread. Ci sono pressioni per la spesa. (Tiscali)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Washington, 19 apr - Le economie europee avanzate con livelli di debito relativamente elevati dovrebbero attuare un consolidamento fiscale piu' significativo e anticipato rispetto a quanto previsto dalle attuali politiche delle autorita', ad esempio, Belgio, Francia e Italia'. (Il Sole 24 ORE)

Dopo la forte ripresa post recessione, l'economia dell'Italia si sta ora orientando verso ritmi di crescita "in linea con il potenziale", ha sottolineato Berger durante la conferenza stampa sul rapporto sulle prospettive in Europa, e il rallentamento che il FMI pronostica sul 2026 – con un limitato +0,2% del PIL – riflette il venir meno del Superbonus e l'incertezza sui fondi del PNRR. (LA STAMPA Finanza)