Al via la maratona elettorale verso la «New India» dove Modi non ha rivali

il manifesto ESTERI

Venerdì 19 aprile in India inizieranno le operazioni di voto che porteranno all’elezione dei 543 membri della Lok Sabha, la camera bassa del parlamento. Sono le deputate e i deputati che, esattamente come in Italia, troveranno una maggioranza in parlamento e la affideranno a un nuovo primo ministro. Sul fatto che sia «nuovo» ci sono molti dubbi, mentre osservando i volti di questa campagna elettorale iniziata ufficiosamente quattro mesi fa, l’ipotesi che l’India torni a essere governata da un maschio rasenta la certezza aritmetica (il manifesto)

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La sfida elettorale delle opposizioni si impernia dunque, necessariamente, sulla tutela e la salvaguardia dei valori. Nella consapevolezza che, nel suo terzo mandato, Modi imprimerà un ulteriore giro di vite a quella che è già, con ogni evidenza, una democrazia segnata dall'autoritarismo. (Corriere del Ticino)

Gli elettori chiamati alle urne sono 969 milioni (già del doppio degli abitanti dell’Unione Europea). Secondo la Commissione elettorale, il numero di donne registrate per il voto è aumentato di 40 milioni rispetto alle precedenti elezioni del 2019, mentre più di 20 milioni di elettori di età compresa tra i 18 e i 29 anni si sono aggiunti all’elettorato. (Famiglia Cristiana)

“Queste elezioni sono l’ultima possibilità di salvare la nostra Costituzione e i principi fondanti del Paese”, dice Rahul Gandhi, il leader del partito del Congresso, nel videomessaggio indirizzato ai militanti alla vigilia dall’apertura delle urne nella prima tornata delle elezioni politiche indiane. (Il Fatto Quotidiano)

L'India resta un grande Paese, ma non è detto che resterà una grande democrazia. (Adnkronos)

Narendra Modi si avvia secondo i pronostici della vigilia a conquistare un terzo mandato quinquennale da premier alle elezioni legislative che si terranno a partire da domani in India. (Tiscali Notizie)

Un voto e un dito colorato di viola. Tutti con l'indice colorato dall'inchiostro indelebile, composto principalmente da nitrato d'argento, per marcare gli elettori ed evitare voti duplicati e frodi. (ilmessaggero.it)