Tragedia nei cantieri, tre operai perdono la vita

La tragedia ha colpito i cantieri edili, ignorando le celebrazioni del Primo Maggio, la festa dei lavoratori. Tre operai, tutti con un'età media vicina ai 60 anni, non torneranno più a casa. Questa è un'età in cui, prima della riforma Fornero, si sarebbe già in pensione.

Contraddizioni tra dati ufficiali e realtà

Nonostante l'Inail e il governo Meloni proclamino una presunta "riduzione dei morti sul lavoro", il numero di vittime continua a crescere. Tra queste, c'è Vincenzo Coppola, un operaio edile di 60 anni di Frattamaggiore, in provincia di Napoli. I familiari di Vincenzo nutrono dubbi sulla sicurezza del cantiere in cui lavorava.

Il dramma di Lettere

Un altro incidente mortale si è verificato a Lettere, un piccolo centro situato sulle colline dei Monti Lattari. Raffaele Manzo, un operaio di 57 anni e padre di tre figli, è morto mentre lavorava in un cantiere edile. Stava completando l'installazione di un'impalcatura per i lavori di rifacimento della facciata di un edificio condominiale.

Questi tragici eventi mettono in luce la necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei cantieri edili, per proteggere la vita dei lavoratori. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità, non solo una promessa.

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