Sanzioni russe: l'impatto sulle Marche e la nazionalizzazione di Ariston

L'intervento del Cremlino nell'economia di guerra, che ha portato il presidente Putin ad annettere le sussidiarie russe del gruppo fabrianese Ariston e della tedesca Bosch, ha aumentato la tensione e l'instabilità di un mercato da sempre importante per l'economia marchigiana.

Impatto sulle Marche

Prima dell'attacco all'Ucraina del 24 febbraio 2022, sulla rotta Marche-Russia ballavano un milione di paia di scarpe ed esportazioni per circa 305 milioni di euro l’anno (350 prima del Covid) con il settore calzaturiero del distretto Fermano-Maceratese in prima fila (il 30% circa del totale).

Il caso Ariston

Le tensioni sono nate dopo che Mosca ha trasferito la gestione della filiale dell'azienda italiana a Gazprom. Roma ha protestato e convocato l'ambasciatore russo, esprimendo disappunto. Di questo tema, e dello stato dell'economia russa, si è occupata la puntata di "Numeri", di Sky TG24, andata in onda il 30 aprile.

Nazionalizzazione di Ariston

Pochi giorni fa il governo russo ha nazionalizzato Ariston Thermo Rus LLC, controllata dall’italiana Ariston Holding. Segue il caso il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Ministro, il ramo russo di Ariston tornerà ai legittimi proprietari? «Abbiamo reagito subito a tutela dell’azienda italiana, peraltro leader del Made in Italy. Abbiamo espresso con forza la nostra protesta, con la convocazione dell’ambasciatore russo alla Farnesina, e ci siamo attivati per concordare una reazione europea, immediata, comune e incisiva.

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