Pro vita nei consultori. Antonucci dell'Aied:: "Sono presenti già abbastanza ostacoli"

il Resto del Carlino INTERNO

La legge italiana che regola il diritto delle donne a interrompere una gravidanza continua ad essere centrale nel dibattito politico attuale, da qualche giorno infatti in Parlamento, infatti, il governo ha posto la fiducia sul decreto Pnrr. Per comprendere cosa ha spinto organizzazioni femministe, associazioni ‘pro choice’, rappresentanti della rete nazionale dei consultori a scendere in piazza per protestare contro questa scelta del governo, è necessario definire in breve cos’è il ‘piano nazionale di ripresa e resilienza’. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altri giornali

– Nel decreto del Pnrr dell’Italia ci sono alcuni "aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr" come ad esempio la legge sull'aborto. "Il decreto Pnrr contiene delle misure che riguardano la struttura di governance del Pnrr e questi aspetti sono legati effettivamente al Piano di ripresa e resilienza italiano ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr, come ad esempio questa legge sull'aborto", ha detto Nuyts. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Corte Costituzionale nel 1975 legittimò l'aborto per gravi motivi di salute. Prima del 1978, in Italia l'interruzione volontaria di gravidanza era un reato punito con la reclusione. (ilmessaggero.it)

La deputata del Movimento 5 Stelle Gilda Sportiello ha cominciato così ieri il suo intervento a Montecitorio sulla norma del decreto Pnrr che apre i consultori alle associazioni pro-vita. Oggi sono madre, ho scelto di essere madre». (Open)

«Le famiglie sono più povere e il precariato è aumentato – dice Todde -. Cagliari Nessun Paese della felicità, ma un’Italia più povera, con tanti giovani che non se la sentono di costruire una famiglia. (La Nuova Sardegna)

«Dico una cosa, sono madre, ho scelto di essere madre. (Vanity Fair Italia)

Aborto, Ue boccia emendamento dell'Italia sul Pnrr 19 aprile 2024 (Il Sole 24 ORE)