Aborto in Italia, dal divieto alla Legge 194 del 1978

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Prima del 1978, in Italia l'interruzione volontaria di gravidanza era un reato punito con la reclusione. L'opinione pubblica cominciò a cambiare negli anni '60 con l'ascesa del femminismo e un diverso approccio morale. A seguito di una campagna dei Radicali fu proposto un referendum per abrogare le leggi proibitive, ma non si concretizzò. La Corte Costituzionale nel 1975 legittimò l'aborto per gravi motivi di salute. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

L'Unione europea boccia l'Italia in relazione all’emendamento presentato da Fratelli d'Italia che intende utilizzare fondi del PNRR per i pro-life nei consultori per dissuadere le donne che vogliono abortire. (Il Sole 24 ORE)

"Il decreto Pnrr contiene delle misure che riguardano la struttura di governance del Pnrr e questi aspetti sono legati effettivamente al Piano di ripresa e resilienza italiano ma ci sono altri aspetti che non sono coperti e non hanno alcun legame con il Pnrr, come ad esempio questa legge sull'aborto", ha detto Nuyts. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Le famiglie sono più povere e il precariato è aumentato – dice Todde -. La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, nella trasmissione Otto e mezzo su La 7, smantella pezzo dopo pezzo la descrizione a tinte rosa fatta dalla premier Giorgia Meloni e dal suo governo. (La Nuova Sardegna)

Quattordici anni fa ho scelto di abortire, e sapete perché lo dico qui, nel luogo più alto della rappresentanza democratica di questo Paese, in cui ancora oggi qualcuno fa fatica a dire la parola “aborto” o gli tremano le gambe quando si parla di aborto? Lo dico qui perché non vorrei che nessuna donna che in questo momento volesse abortire si sentisse attaccata da questo Stato» ha detto la deputata. (Vanity Fair Italia)

Per comprendere cosa ha spinto organizzazioni femministe, associazioni ‘pro choice’, rappresentanti della rete nazionale dei consultori a scendere in piazza per protestare contro questa scelta del governo, è necessario definire in breve cos’è il ‘piano nazionale di ripresa e resilienza’. (il Resto del Carlino)

ROMA — «Mi hanno attaccato sui social ma anche i colleghi della maggioranza. C’è chi mi ha detto “ti sei voluta divertire e poi…”». (la Repubblica)